Come si legge nel Piano cantonale degli studi liceali, l'insegnamento della filosofia «persegue essenzialmente un duplice in tento: l'avvio alla conoscenza di alcune importanti teorie filosofiche e tradizioni di pensiero della civiltà occidentale, nonché lo sviluppo delle capacità dello studente di cogliere la dimensione filosofica dei problemi e di elaborarla criticamente».
Tale insegnamento intende favorire lo sviluppo di atteggiamenti di libertà intellettuale e di responsabile capacità critica. Dall'incontro con la riflessione filosofica lo studente potrà ricavare strumenti intellettuali utili per una più rigorosa comprensione dei problemi e delle soluzioni culturali del nostro tempo.
Nell'insegnamento della geografia, fin dal suo inizio nella seconda classe liceale, si configurano tre diversi ambiti disciplinari; essi possono essere formulati nel modo seguente:
Una chiara distinzione fra questi tre ambiti disciplinari forma una questione fondamentale per l'impostazione del program ma di insegnamento della geografia e costituisce - per ogni proposta di percorso didattico - un importante obiettivo metodologico, da tenere costantemente presente e da perseguire con rigore e scientificità.
Lo studio della geografia umana, che nel curricolo liceale occupa, per il numero dei temi e delle attività, una posizione rilevante rispetto allo studio della geografia fisica e dell'ecologia, intende configurarsi come la storia della conquista conosciti va e della elaborazione regionale della Terra in rapporto a come è venuta ad organizzarsi la società. In effetti la geografia per mette di studiare, in una dinamica storica comprendente diversi livelli di durate, le trasformazioni degli spazi, di diverse dimensioni, secondo le relazioni di forza che li strutturano e le forme che li contraddistinguono, in modo da fornire allo studente conoscenze e strumenti adeguati per poter valutare i problemi socioeconomici, urbanistici e ambientali del nostro tempo.
I contenuti e gli obiettivi essenziali del programma di terza classe sono formulati nel documento cantonale intitolato Geografia: piano di lavoro per le classi terze liceo, che è parte del Piano cantonale degli studi liceali. Esso indica quattro aree contenutistiche principali:
Le aree tematiche sopra elencate costituiscono la continuazione e gli sviluppi di alcuni temi affrontati in seconda liceo e permettono un'adeguata concertazione didattica con l'insegnamento della storia in terza liceo.
L'insegnamento della storia vuole sviluppare nello studente:
Esso si propone pertanto di portare lo studente a:
Lo studente imparerà a orientarsi in alcuni aspetti importanti della storia generale e della storia nazionale, evidenziando in particolare le strutture politiche e i loro cambiamenti, le basi sociali ed economiche, i fatti culturali (arti, religioni, scienze), le mentalità e i modi di vita; a saper collegare tra di loro i vari aspetti della ricostruzione storica, e nel contempo a conoscere le procedure e il linguaggio storiografico, cioè gli strumenti operativi e concettuali di cui si serve lo storico.
Per avvicinare tali obiettivi, nel corso dei quattro anni lo studente sarà portato a sviluppare e affinare diverse capacità:
affrontare un documento storico, adeguatamente adattato, mettendone in evidenza le caratteristiche principali;
Questo programma - inteso dal gruppo disciplinare del Liceo di Lugano 1 come programma minimo - è basato, per ciò che concerne gli aspetti fondamentali dell'insegnamento, sui documenti cantonali Obiettivi del settore di studio Matematica e scienze sperimentali (1997), Aspetti metodologici (1997), Classificazione cognitiva degli obiettivi di apprendimento (1997), disponibili in tutti gli Istituti.
In particolare l'organizzazione del nuovo liceo, che prevede la presenza simultanea di fisica, chimica e biologia nel primo anno, offre alla matematica un'occasione assai notevole di cooperare interdisciplinarmente con le scienze sperimentali. Un'ulteriore (e ancora più qualificata) occasione di interdisciplinarità sarà fornita dalle opzioni specifiche di carattere scientifico, "fisica e applicazioni della matematica" e "chimica e biologia", alle quali si accederà attraverso una matematica ‘forte'.
Non facile, e tuttavia possibile, sarà la realizzazione di tale cooperazione interdisciplinare, una delle idee-cardine del nuovo ordinamento. La matematica continuerà, da un lato, a ricoprire quello che è stato un suo fondamentale ruolo storico (fornire alle scienze sperimentali strumenti per l'indagine e la formulazione delle leggi); dall'altro non mancherà di svolgere una funzione di collegamento e di stimolo: si potrebbe dire una funzione ‘unificante', se il termine non suonasse eccessivamente ambizioso.
Uno studente di prima liceo trova una condizione favorevole per l'apprendimento dello spagnolo nel fatto che già conosce, oltre alla lingua materna, almeno due lingue straniere, e può perciò confrontare le varie strutture linguistiche a lui note. Chi invece inizia lo studio liceale possedendo già la lingua in una certa misura - è il caso, per esempio, dei figli di cittadini spagnoli o ispano-americani - può inserirsi con profitto nel lavoro in classe e recuperare eventuali lacune o approfondire aspetti culturali. A partire dal secondo anno il corso di spagnolo diventa di opzione specifica e costituisce perciò materia d'esame di maturità.
I primi due anni liceali si incentrano sull'apprendimento della lingua e permettono di raggiungere un buon livello di competenze. In terza liceo si inizia lo studio della letteratura spagnola, completato entro la quarta anche da riferimenti alla lettera tura ispano-americana. L'allievo affronta i testi in lingua originale e ha perciò la possibilità di gustarne integralmente la bellezza, oltre che di arricchire le proprie conoscenze linguistiche e il proprio lessico.
Lo studio dell'inglese al Liceo si distingue da un corso prettamente linguistico in quanto fa parte di una formazione preuniversitaria che mira allo sviluppo globale dello studente. La scelta di metodi e contenuti rispetta il livello intellettuale e culturale di tale formazione.
L’insegnamento del francese attribuisce importanza sia all’aspetto linguistico e comunicativo, che costituisce il fulcro del primo biennio, sia all’aspetto culturale, che si comincia a delineare già in prima e che si sviluppa progressivamente nell'arco dei quattro anni di liceo.
Il Piano degli studi liceali fornisce un quadro didattico e pedagogico degli studi nelle singole materie, definendone gli obiettivi, gli scopi didattici e le modalità d'insegnamento.
Il Liceo cantonale di Lugano 1 è nato come unico liceo del Canton Ticino nell'anno scolastico 1852-1853. Nei suoi primi anni di vita il liceo contava dai 20 ai 30 studenti. Attualmente nel Canton Ticino esistono 6 istituti di studi superiori.
Oggi, il solo Liceo cantonale di Lugano 1 conta 50 classi e più di mille studenti.
Liceo cantonale di Lugano 1
Viale Carlo Cattaneo 4
6900 Lugano
tel. +4191 815 47 11
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