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Archeometallurgia e chimica del restauro

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In occasione dell'Anno internazionale della Chimica, il Liceo cantonale Lugano 1 presenta una conferenza sul tema Archeometallurgia e chimica del restauro.

Giovedì 17 febbraio 2011, alle ore 18.00, nell'Aula magna del Liceo cantonale di Lugano 1 si tiene un incontro pubblico con:

la dott.ssa Valeria Bongiorno (in sostituzione del dott. Paolo Piccardo)
Archeometallurgia: metallografia e microanalisi applicate allo studio dei beni culturali

I metalli rappresentano una tipologia di reperto archeologico tra le più diffuse e sono testimoni efficaci e fondamentali per lo studio del passato, in quanto prodotto delle conoscenze tecnologiche e del gusto di un’epoca e di una cultura. I metalli, inoltre, sono dei veri e propri registri di bordo della vita di un manufatto scritti in una lingua che i metallurgisti sanno leggere ed interpretare, permettendo a ciascun oggetto di raccontare la sua storia, comprensiva della fabbricazione, del suo utilizzo e del processo di alterazione subito durante il periodo di abbandono. In questo seminario verranno esposte le diverse tecniche utilizzate per lo studio dei metalli antichi, attraverso esempi pratici applicati a manufatti appartenenti a diverse epoche, a partire dall'età del bronzo.

 


la dott.ssa Silvia Vicini
Il ruolo del chimico nella Conservazione dei Beni Culturali. L'analisi dei dipinti e l'uso di pigmenti come indicatori cronologici

Nell’analisi di un dipinto, lo storico dell’arte deve affrontare spesso il problema della datazione del quadro, legato all’attribuzione di una pittura ad un determinato autore e all’individuazione di eventuali copie o addirittura falsi. Egli può oggi avvalersi della collaborazione del chimico e di analisi tecniche sul dipinto ed in particolare su pigmenti e leganti. Questi, infatti, sono preziosi indicatori cronologici; pertanto la loro determinazione fornisce informazioni utilissime a restauratori e studiosi d’arte.

 

I relatori saranno introdotti dalla prof.ssa Roberta Taverna, docente di chimica presso il Liceo cantonale di Lugano 1.

La conferenza verrà proposta l'indomani, venerdì 18 febbraio dalle 10.05 alle 11.40, alle classi 2A, 2C, 2D, 2E e 2F.

 

§ §  

 

Valeria Bongiorno si è laureata in Metodologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali nel 2009 con una tesi dedicata allo studio e alla caratterizzazione di alcuni manufatti metallici di interesse storico-artistico del Cimitero Monumentale di Staglieno (Genova) e ha svolto, tra il 2008 e il 2009, il tirocinio formativo presso il CNR di Genova (Sezione Beni Culturali). È attualmente al secondo anno del dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Chimiche presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale (DCCI) dell’Università degli Studi di Genova. L’attività di ricerca riguarda principalmente lo studio, attraverso l’applicazione delle più moderne tecniche d’analisi della chimica e della scienza dei materiali, di opere d’arte in metallo attualmente conservate in Liguria. All’attività di caratterizzazione affianca un’attività sperimentale che comprende la riproduzione in laboratorio di una serie di leghe di rame di diversa composizione, lo studio del loro  meccanismo di corrosione, la realizzazione di patine artistiche e lo studio del loro potere protettivo e la valutazione dei pro e i contro della tecnica di pulitura laser. Nel gennaio del 2010, in collaborazione con due ex compagne di corso, ha fondato la ditta di diagnostica per i Beni Culturali ConsolidArte srl, di cui è presidente. In questo ambito svolge lavori di caratterizzazione, di datazione, ecc. di opere pittoriche e di manufatti realizzati in metallo e in pietra.

 

Silvia Vicini si è laureata in Chimica nel 1998, presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Genova e ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche nel 2002 (Relatore: Prof. E. Pedemonte). Dal 2005 è ricercatrice universitaria presso la Facoltà di Scienze M.F.N. dell'Università di Genova. L'attività di ricerca verte principalmente su studi riguardanti i materiali polimerici, la loro caratterizzazione e la loro applicazione anche nel settore della Conservazione dei Beni Culturali. Si è occupata in passato dell'analisi dei costituenti lo strato pittorico dei dipinti con attenzione particolare ai metodi analitici strumentali per il riconoscimento di pigmenti e leganti. È passata allo studio dell'applicazione di polimeri, come consolidanti e protettivi, per materiali lapidei e manufatti cellulosici d'interesse storicoartistico e industriale. Nell'ambito del Dottorato, ha svolto un training di un anno in Atofina Chemical Inc., R&D Technical Center, King of Prussia, Pennsylvania, USA, occupandosi dello studio di polimeri acrilici e fluorurati utilizzati come coating a base acquosa per substrati porosi. Negli anni di ricerca ha pubblicato 75 articoli, di cui 45 su riviste internazionali e 30 su libri e riviste nazionali. È co-inventore di quattro brevetti, di cui uno americano.  


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