Esperienze di narrazione tra ricostruzione storica e rappresentazione letteraria

Lo storico, il poeta e il romanziere molto spesso hanno almeno una cosa in comune: devono trovare un modo per disporre la materia della loro ricerca in una dimensione narrativa, che definisca il fluire del tempo, ne scandisca il divenire, ne lasci intuire le anse, le rapide, suggerendo i rapporti a volte non lineari tra prima e dopo, la complessità. Sullo sfondo della narrazione si accampano figure umane, situazioni problematiche, gioie e dolori, miserie e speranze che hanno agitato le esistenze individuali e collettive; una realtà confusa, disordinata, talora incoerente, a cui è necessario dare una parvenza d’ordine, una forma riconoscibile e comunicabile.

La narrazione ci avvicina alla verità delle cose, ci consente di dar loro un senso e un valore? Oppure le tradisce e le allontana dalla loro precaria, indicibile verità, trasformandole in un racconto forse affascinante, ma proprio per questo in parte almeno ingannevole? Eppure: come rappresentare l’incedere del tempo senza fare ricorso alla narrazione?

La verità dello storico, la verità del poeta: due facce di un’identica medaglia? Due tentativi complementari di disegnare un percorso di senso che illumini le radici del presente? O due linguaggi profondamente diversi, che faticano a comunicare?

Attorno a simili interrogativi, che almeno dal Manzoni in poi agitano la riflessione intellettuale europea, il nuovo ciclo di incontri organizzato dal Liceo di Lugano 1 chiama a raccolta un piccolo gruppo di figure intellettuali, capaci di muoversi attraverso i confini disciplinari e di genere, e di affidarsi, a seconda delle necessità, a questa o a quella modalità di scrittura: il saggio, il romanzo, la poesia. A ciascuno di loro, proponiamo di raccontare la propria esperienza e il proprio lavoro.

Incontri, come sempre, rivolti agli studenti e aperti al pubblico. Incontri in cui sia possibile ascoltare e dialogare veramente, senza timori o distanze formali. Incontri per provare a rialzare la testa. A scoprire la voce.

Si tratterà di incontri, come sempre, rivolti agli studenti e aperti al pubblico. Incontri in cui sia possibile ascoltare e dialogare veramente, senza timori o distanze formali. Né lezioni, né conferenze; qualcosa di diverso, invece. Qualcosa di più.

Piero Brunello giovedì 6 / venerdì 7 ottobre 2011

Alessandro Barbero martedì 29/ 30 novembre 2011

Paolo Di Stefano mercoledì 25/ 26 gennaio 2012

Anna Foa lunedì 6/ martedì 7 febbraio 2012

Luigi Corazzol giovedì 15/ venerdì 16 marzo 2012

Umberto Piersanti mercoledì 9/ giovedì 10 maggio 2012