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La Bellezza

La Bellezza

Celle qui ruine l’être, la beauté,
sera suppliciée, mise à la roue,
déshonorée, dite coupable, faite sang
(…)
Notre haut désespoir sera que tu vives,
notre coeur que tu souffres, notre voix
de t’humilier parmis tes larmes, de te dire
la menteuse, la pourvoyeuse du ciel noir,
notre désire pourtant étant ton corps infirme,
notre pitié ce coeur menant à toute boue.

Yves Bonnefoy

Se la bellezza è intimamente connaturata alla creazione artistica e dunque alla poesia, se uno dei compiti del poeta è quello di distillare, dalla bruta materia della realtà, un frammento di bellezza e di verità, è altrettanto vero che l’epoca moderna ha guardato in modo nuovo, e spesso drammaticamente sospettoso, a questo ideale antichissimo. A partire almeno dal celeberrimo sonetto di Baudelaire, la «sfinge incompresa» della bellezza si staglia davanti alla poesia come un mistero, spesso un mistero di cui è necessario diffidare, o come un inganno da cui tenersi lontani. La bellezza, ormai quasi impossibile dopo la caduta dell’albatros e la morte dei cigni, andrà allora contemporaneamente difesa e distrutta, cantata e negata, ricercata e offesa, calata nella polvere e nel fango della realtà e persino della cronaca da lei più distanti. Come se soltanto attraverso un processo violento di dissacrazione fosse possibile sperare di ritrovarne una nuova forma, una sopravvivenza improbabile e proprio per questo anche più abbagliante e stupefacente, in quella «oltranza oltraggio» della lingua poetica di cui ci parla La beltà di Andrea Zanzotto. Eccone un distico atroce (e forse bellissimo): «Ti piace essere venuto a questo mondo?» / Bamb: «Sì, perché c’è la STANDA». Potrà sopravvivere, la bellezza, alla mercificazione del mondo e della vita? E, d’altro canto: dovremo e potremo forse rassegnarci alla sua scomparsa?

«Che sarà della neve / che sarà di noi» si chiede ancora Zanzotto. Un interrogativo non troppo dissimile vorremmo porre agli autori che quest’anno inviteremo presso il Liceo cantonale di Lugano 1, in una serie di incontri destinati agli studenti, ai colleghi e al pubblico esterno. Ospiti di questo nuovo ciclo saranno poeti chiamati a testimoniare con la propria opera e con la propria voce, ad animare qualche serata di riflessione e di dibattito e soprattutto a dialogare direttamente con gli studenti.

Veri e propri incontri, non lezioni o conferenze; incontri nei quali i nostri ospiti racconteranno se stessi e il proprio cammino di ricerca e di scrittura. 

Martedì 18 aprile 2018, alle ore 18.00 nell'Aula magna del Liceo cantonale di Lugano 1, si tiene l'incontro con la poetessa Franca Mancinelli.

Mercoledì 31 gennaio 2018, alle ore 18.00 nell'Aula magna del Liceo cantonale di Lugano 1, si tiene l'incontro con il poeta Gabriel Del Sarto.

Martedì 5 dicembre 2017, alle ore 18.00 nell'Aula magna del Liceo cantonale di Lugano 1, si tiene l'incontro con il poeta Cristiano Poletti.

Martedì 17 ottobre 2017, alle ore 18.00 nell'Aula magna del Liceo cantonale di Lugano 1, si tiene l'incontro con lo scrittore Franco Arminio.

IL LICEO CANTONALE DI LUGANO 1

Il Liceo cantonale di Lugano 1 è nato come unico liceo del Canton Ticino nell'anno scolastico 1852-1853.  Nei suoi primi anni di vita il liceo contava dai 20 ai 30 studenti. Attualmente nel Canton Ticino esistono 6 istituti di studi superiori. 
Oggi, il solo Liceo cantonale di Lugano 1 conta 50 classi e più di mille studenti.


Indirizzo

Liceo cantonale di Lugano 1
Viale Carlo Cattaneo 4
6900 Lugano
tel. +4191 815 47 11
www.liceolugano.ch

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VIALE CARLO CATTANEO 4 - 6900 LUGANO