fere lo sol lo fango tutto il giorno:
vile reman, né ‘l sol perde calore
Guido Guinizzelli
Vi sono epoche della vita individuale e della storia collettiva in cui pare che il peso della realtà bruta abbia il sopravvento sulle capacità creative e spirituali. La volgarità dilaga, invade ogni interstizio della vita, la violenza verbale e materiale spazza i giorni come un vento impetuoso, la mediocrità alza la sua bandiera e proclama con un grido la sua legge. Nulla pare più al sicuro da questa marea che cresce, e persino i territori più protetti sembrano minacciati: i luoghi della ricerca e della cultura, il giornalismo e la scuola, le zone più segrete della coscienza, ogni cosa è presa d’assalto e, si direbbe, conquistata o contagiata. Bandito il silenzio, il mondo è occupato dal rumore caotico; bandita la parola, l’universo è consegnato al brusio indistinto, alla chiacchiera, al vuoto coatto.
E ciononostante, qualcosa resiste e si sviluppa cercando il silenzio e la concentrazione. Abbandonando il centro della scena, si rifugia nei margini e continua la ricerca. Forza il blocco, va in fuga. Prova ad aprire nuove piste. Insegue un frammento di verità, un po’ di luce residua. Dove trova le forze necessarie? A quale pozzi attinge l’acqua per sopravvivere?
Scriveva a metà del secolo scorso il poeta Wallace Stevens: «L’immaginazione ha la caratteristica di trovarsi sempre alla fine di un’era: essa si lega costantemente a una nuova realtà e vi aderisce. Non che vi sia una nuova immaginazione: vi è piuttosto una nuova realtà».
Il nuovo ciclo di incontri intende proporre una riflessione e una testimonianza da parte di alcuni autori che a un simile tentativo danno da molti decenni o da pochi anni il loro contributo, e che attorno a questo argomento proporranno la propria esperienza e i propri testi; poeti e intellettuali che provano a tessere una trama di parole quando tutto sembra negare la parola. A modo loro, con modestia e pazienza. Con un po’ di coraggio.
Incontri, come sempre, rivolti agli studenti e aperti al pubblico. Incontri in cui sia possibile ascoltare e dialogare veramente, senza timori o distanze formali. Incontri per provare a rialzare la testa. A scoprire la voce.
[div class="approved" class2="typo-icon"]Calendario degli incontri:Fabiano Alborghetti 14 ottobre 2010
Fernando Bandini 17 novembre 2010
Stefano Simoncelli 16 febbraio 2011
Marco Balzano 21 marzo 2011
Alberto Nessi maggio 2011 (data da definire)
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Il Liceo cantonale di Lugano 1 è nato come unico liceo del Canton Ticino nell'anno scolastico 1852-1853. Nei suoi primi anni di vita il liceo contava dai 20 ai 30 studenti. Attualmente nel Canton Ticino esistono 6 istituti di studi superiori.
Oggi, il solo Liceo cantonale di Lugano 1 conta 50 classi e più di mille studenti.
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