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Mercoledì, 01 Maggio 2019 15:10

"Schiavitù e modernità". Incontro con Gino Satta. VIDEO

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In relazione al dossier di Scienze Umane, mercoledì 10 aprile 2019 presso l’Auditorium dell’Università della Svizzera italiana si tiene la conferenza di Gino Satta dal tema "Schiavitù e modernità". GUARDA IL VIDEO DELLA CONFERENZA e SCARICA IL PPT

Gli studenti delle classi IV, in relazione al dossier di Scienze umane, partecipano a un incontro con il professor:

Gino Satta

mercoledì 10 aprile 2019

presso l’Auditorium dell’Università della Svizzera italiana

dalle ore 13.45 alle ore 16.15

Introduce e modera l'incontro il prof. Alessandro Frigeri, docente di storia presso il nostro istituto.

 


Guarda il filmato della conferenza:

Tematiche affrontate:
1. Schiavitù e modernità: un rapporto ambiguo (0'20)
2. Che cosa è la Schiavitù? (4'26)
3. Come si diventa schiavi (28'16)
4. Libertà e schiavitù nel mondo antico (33'21)
5. La schiavitù "coloniale" (35'36)
6. Il movimento abolizionista (46'31)
7. Abolizionismo e liberalismo economico (54'41)
7. Il lavoro coatto (56'46)
8. Colonialismo e difesa umanitaria (1'00'10)
9. Nuove forme di schiavitù (1'06'43)
10. Le ambiguità attuali del vocabolario schiavistico (1'11'43)


§§

Gino Satta è professore di Antropologia culturale presso l’Università di Bari. È membro del Direttivo dell’Associazione Internazionale Ernesto de Martino e condirettore, con Marcello Massenzio, della rivista Nostos. È ricercatore nel progetto internazionale Pensare il popolare, pensare la cultura - EHESS-Institut interdisciplinaire d’anthropologie du contemporain (IIAC), in convenzione con Associazione internazionale Ernesto de Martino (AIEM), Fondazione-Istituto Gramsci (FG), Accademia Nazionale di Santa Cecilia (ANSC), École Française de Rome (EFR). Fa parte del Comitato di direzione della rivista Parolechiave, per la quale ha coordinato i numeri Migranti (46, 2011), Patrimonio culturale (49, 2013), Schiavitù (55, 2016).
Ha studiato la rappresentazione turistica della cultura e delle tradizioni pastorali sarde (Turisti a Orgosolo, Napoli 2001), e le relazioni tra politiche dell’identità e dello sviluppo economico in Sardegna (Dal parco al progetto pastoralismo, Parolechiave n° 49). Ha coordinato la digitalizzazione dell’archivio di Ernesto de Martino e studiato diversi aspetti della sua opera (Le fonti etnografiche del “mondo magico”, in E. De Martino, Il mondo magico, Torino 2008; “Tra una raffica e l’altra”, Aut aut n° 366 2015). Ha partecipato al progetto di ricerca Stato, pluralità, cambiamento in Africa, nell’ambito del quale si è occupato dell’uso propagandistico dell’argomento antischiavista (L’ultimo baluardo della schiavitù. La “barbarie abissina” nella propaganda per la guerra d’Etiopia, in Variazioni africane, a cura di F. Viti, Modena 2016; Civiltà di Roma e barbarie abissina, Parolechiave n° 55). Con Clara Gallini ha curato Incontri etnografici (Roma 2006). È anche l’autore di Zone di contatto (Padova 2005). 

Letto 3784 volte Ultima modifica il Martedì, 13 Agosto 2019 23:25

IL LICEO CANTONALE DI LUGANO 1

Il Liceo cantonale di Lugano 1 è nato come unico liceo del Canton Ticino nell'anno scolastico 1852-1853.  Nei suoi primi anni di vita il liceo contava dai 20 ai 30 studenti. Attualmente nel Canton Ticino esistono 6 istituti di studi superiori. 
Oggi, il solo Liceo cantonale di Lugano 1 conta 50 classi e più di mille studenti.


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