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«Dove si nasconde la matematica?». Conclusioni

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In questa pagina sono esposte le conclusioni dei docenti e degli studenti delle classi 1F, 1G, 1H, 1J, 1L, 1P e 1Q che hanno svolto il progetto comune dal titolo "Dove si nasconde la matematica?". 

Osservazioni conclusive

Si può trarre un bilancio complessivo senz’altro positivo. Gli studenti e i docenti condividono un sentimento per lo più di gradimento visti i risultati del lavoro, l’opi- nione diretta riscontrata oralmente e attraverso il questionario finale. Ciò suggerisce una riproposizione dell’itinerario il prossimo anno scolastico.

Perché però proprio in prima liceo?

Ci sono principalmente tre motivi che indicano l’anno “‘propedeutico” come l’anno più favorevole per organizzare questo lavoro:

  1. gli allievi sono all’inizio di un nuovo percorso scolastico con un atteggiamento meno condizionato da pregiudizi negativi sulla matematica;
  2. i contenuti del corso di introduzione all’informatica possono essere da subito sfruttati come valido supporto tecnologico;
  3. l’esistenza di un laboratorio di italiano e matematica che lavorano a classi dimezzate e in alternanza predispone un terreno fertile per una collaborazione interdisciplinare davvero costruttiva e pratica.

Conclusioni degli studenti

Conclusioni dei ragazzi ”Prima di trarre le nostre conclusioni vogliamo soffermarci ancora su un ultimo punto. Man mano che raccoglievamo le informazioni per questa ricerca cresceva in noi la voglia di approfondire sempre di più ogni argomento, appunto, accenno a qualsiasi cosa che potesse collegare la matematica all’infinito.

Ora, prima di depositare la penna e concludere la ricerca, ci poniamo una domanda: cosa ci a insegnato questo lavoro, che ci porteremo per sempre appresso ? Ebbene tutto ciò ci ha fatto capire che la matematica non è solo quella noiosa materia che ci perseguita e che ci perseguiterà ancora per anni, fa parte della nostra vita, si nasconde in qualsiasi cosa noi facciamo anche senza accorgercene. Noi abbiamo trattato in questo caso l’infi- nito scoprendo cose straordinarie che non immaginavamo neanche! La matematica è questa: la continua e infinita scoperta che ci accompagna per tutta la nostra vita.

Ci siamo sempre chiesti quando andavamo a lezione sbuffando: “Ma a cosa serve la matematica?” Dopo questo particolare lavoro noi abbiamo trovato la risposta a questa domanda.

”Realizzando questa ricerca abbiamo scoperto che la matematica non è composta solo da numeri, equazioni e forme geometriche, ma anzi la matematica si nasconde in tutto ciò che c’è intorno a noi. Noi abbiamo avuto modo di conoscerla all’interno della geografia, dove abbiamo potuto scoprire che fin dall’antichità molti filosofi, fisici e matematici, hanno sempre cercato di dare un senso logico a tutto ciò che accadeva, ed hanno sempre cercato di spiegare alcuni fenomeni; anche se tutt’ora molti di essi rimangono ancora inspiegabili. L’episodio che ci ha colpito di più è stato scoprire che Eratostene da Cirene riuscì a calcolare la circonferenza terrestre disponendo di un solo paletto e del sole, ma siamo rimaste stupite anche dalla rivelazione che l’orizzonte ci dà già una prova della sfericità della Terra. Questa ricerca è stata perciò un modo diverso di avvicinarsi alla matematica, ma allo stesso tempo anche alla geografia e alla storia. Ci è piaciuto scoprire i metodi che venivano utilizzati nell’antichità per determinare le misure della Terra, e di sicuro non ci dimenticheremo delle varie prove della sfericità del nostro pianeta.” ”Entrare nei panni di ricercatori è stato davvero interessante e anche utile perché ogni nuova informazione che abbiamo scoperto, è andata a colmare ogni nostra curiosità che si è formata quando abbiamo deciso di seguire questo tema.”


”Svolgendo questa ricerca abbiamo imparato cos’è e in che varie categorie si distingue un grafo. Sicuramente non ci aspettavamo che avessero l’importanza che si sono rilevati d’avere; ma purtroppo pensavamo fosse un argomento più variato e non semplicemente le diverse applicazioni di questi grafi. Ci siamo accorte che la matematica è presente anche nella vita quotidiana e anche in cose semplici come giochi. Abbiamo inoltre capito l’utilità che un grafo possa avere, per semplificare i problemi nei diversi ambiti della vita. Come ricercatrici pensiamo di aver trovato poco materiale per approfondire la nostra ricerca anche se ci è bastato per ampliare le nostre conoscenze. Tutto sommato però è stata un’esperienza nuova e diversa dai soliti compiti di matematica e ci è piaciuto scoprire che dietro a moltissimi campi, anche i più basilari, ci sia la matematica come base.”

”Abbiamo scelto questo tema per la ricerca perché ci interessava capire come la matematica possa entrare in contatto con la natura e come secondo le nostre aspettative si è rivelato un tema molto interessante. Dopo averla svolta siamo arrivati a conclusion che la natura ha sviluppato certe caratteristiche fondamentali per la miglior riuscita della propriobasandosi proprio sulla sezione aurea. Infatti non ce lo saremmo mai aspettato che la natura nascondesse in ogni suo anfratto dei richiami così forti alla matematica. Questo approccio così diverso e così strano alla matema- tica ci ha reso più consapevoli che la vita si basa proprio su di essa e sicuramente adesso guarderemo la matematica con occhi diversi e abbiamo capito anche la sua vera importanza, essendone circondati praticamente tutti i giorni.”

”Realizzando questa ricerca abbiamo scoperto moltissime curiosità sui numeri, nomi di stranissime fobie e smascherato l’origine delle più note superstizioni. Ci siamo resi conto che dietro ai numeri si celano storie interessanti e sorprendenti, smentendo il pregiudizio più classico, ovvero che la matematica sia noiosa e lontana dalla realtà umana. Questa ricerca ha suscitato molto la nostra curiosità, permettendoci di allargare i nostri orizzonti. Inoltre, dal punto di visto relazionale, noi membri del gruppo ab- biamo avuto la possibilità di conoscerci meglio e ci siamo uniti e divertiti. Infine, ci è piaciuta molto l’idea di osservare la matematica da un altro punto di vista, diverso dai soliti calcoli e forse meno astratto.”

”L’infinito è un concetto complicato, che certe persone non vogliono o possono accettare, abbiamo fatto questa ricerca per capirne di più, ma siamo arrivati a porci solo ancora più domande. Fin dall’antica Grecia gli uomini si sono posti domande sull’infinito, e alla maggior parte di loro non ci sono ancora risposte. Ci sono ancora oggi dei litigi, in matematica e filosofia, sull’infinito. L’infinito sembra essere incapibile, troppo complicato per la mente umana, sembra non esserci una risposta soddisfaciente alla domanda “cos’è l’infinito?” , e sembra che non la si troverà mai, ma; mai dire mai!” 

”Durante il lavoro di ricerca ho fatto abbastanza fatica a trovare delle fonti di in- formazioni ma il fatto di essere da sola mi ha lasciato abbastanza spazio per gestirmi a livello di tempo e contenuto. Trovavo molto interessante il concetto di anomalia anche in una cosa precisa come la matematica e sono rimasta affascinata dalle teorie di Riemann. Penso che in tutti i campi di studio rimangano dei misteri e il mistero sulla disposizione dei numeri primi è uno dei tanto nel campo matematico, per questo ho deciso di approfondire l’ argomento.”

”Con questa ricerca abbiamo scoperto che anche dietro alle superstizioni più comuni si nasconde la matematica, come anche essa sia legata a determinati periodi storici nei quali si creano vere e proprie ossessioni e credenze verso alcuni numeri. Oltretutto, la matematica, nasconde moltissime altre cose che hanno a che fare con altri argomenti, allo stesso tempo interessanti. Certamente la matematica non é casualità e ciò porta a conclusioni precise che legano i numeri ai significati, alimentati a volte anche da credenze, ad esempio, religiose; come il 666. È stato un lavoro interessante e particolare come del resto anche molto culturale quello dello scovare dove si nascondesse la matematica, ci vuole però molto tempo e impegno per riuscirci bene. Ora potremo in futuro ricordare gli eventi e le sorprese lette con attenzione. E’ stato divertente variare il tipo di lavoro svolto di norma in classe durante le lezioni di matematica soprattutto per la libertà concessa nello scegliere come e sopratutto su cosa costruire la nostra ricerca.”

"La ricerca ci ha mostrato che la matematica si nasconde anche dove non ce lo immaginavamo, ad esempio quando ogni mattina ci specchiamo e guardiamo il nostro viso riflesso. Questo lavoro ci ha aiutato a migliorare le nostre doti nell‘ambito della ricerca, abbiamo potuto migliorare la progettazione, il modo in cui cercare le informazioni e il lavoro di gruppo spartendosi i compiti. Il lavoro svolto in questa ricerca ci ha dato delle basi, dalle quali potremo prendere spunto nelle ricerche fu- ture, agevolandoci la strada. Abbiamo trovato inizialmente attraente il fatto di svolgere un‘attività che uscisse dalle classiche lezioni matematiche, che prevedono numeri e calcoli. La ricerca è sta- ta molto impegnativa, dato che ci ha tolto del tempo libero, che in parte avremo utilizzato per studiare e svolgere i compiti. In un primo tempo abbiamo preso questo lavoro alla leggere, ma solo in seguito ci siamo resi conto dell‘impegno necessario per una buona riuscita. A volte ci capitava di trovarci in altri argomenti che centravano con i nostri, ma in certi casi ci addentravamo in argomenti in cui non trovavamo collegamenti con la nostra ricerca. Non ci ha incuriositi molto perché buona parte del materiale su cui lavorare ci è stato dato, riducendo la nostra scelta e di conseguenza la nostra motivazione di cercare, nonostante ci abbia dato delle basi su cui partire. A volte eravamo a disagio perché eravamo in dietro con la ricerca ed eravamo consapevoli del lavoro che bisognava ancora svolgere, il quale ci demotivava. In fine riteniamo che questa ricerca non ci abbia agevolati nel nostro cammino scolastico, anzi, pensiamo che ci abbia complicato lo studio, nonostante potrebbe tornarci utile in futuro.”

 

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