L’idea è stata quella di creare un enorme Mandala di circa 20 metri di diametro,dove ogni allievo potesse esprimere la propria individualità e dove l’eterogeneità di tutti gli interventi formassero un’unica immagine. Al centro del Mandala vi sono le parole “Scuola Pubblica”: è attorno al concetto, all’idea di scuola pubblica che tutti gli allievi, durante le ore di lezione di Arti Visive, hanno costruito il Mandala.
I colori, le forme, l’azione stessa degli studenti hanno carattere simbolico per coloro che hanno realizzato il lavoro, per gli studenti ed i docenti dell’istituto. L'invito era quello di riflettere sul valore dell’istruzione pubblica e di come possa essere vulnerabile, proprio come il Mandala, realizzato con la tempera al latte, che con la pioggia si dissolverà. Destino che rispetta la filosofia tibetana, in base alla quale i mandala una volta creati vengono semplicemente distrutti o dissolti nelle acque di un fiume.
Questo a simboleggiare che anche le cose più preziose possono svanire. La bellezza degli interventi ha creato molta partecipazione tra gli studenti ed i colleghi dell’istituto, in un clima di condivisione e di armonia perfettamente in sintonia con lo spirito dell’opera.
Le fotografie presenti in questa pagina sono state scattatte degli studenti Yannis Ceravolo e Sheila Di Battista.